mercoledì 5 marzo 2008

Non Andate Mai ad Amsterdam con Vestiti che Amate

Ma soprattutto non andateci mai con me.. Chiara Dainese. Povero Giacomo quante gliene ho fatte passare. Ma quella più colossale la racconterò ora e subito, così che le oche assassine non diventino draghi giganti e il freddo di marzo non diventi un freddo azzazzino con due metri di neve. E' l' ultima sera e decidiamo per una volta di tornare prima delle sei del mattino a casa perché c' era il reale bisogno di "take a rest". Quindi distrutti (o sfranti) dalla vita, dopo aver aspettato un numero indefinibile di minuti, riusciamo a salire su un autobus direzione home sweet home. A metà strada guardo nella borza, così tanto per passare il tempo, ed un brivido freddo attraversa il mio corpo: non ci sono più le chiavi della nostra "cabin". A fatica riesco a condividere questa orribile verità con Giacomo.... Cala il silenzio. Dovete sapere che il nostro "campeggio" era una zolla di terra paludosa, fra due rigagnoli d' acqua, sotto un cavalcavia, nella peggio periferia post-station di Amsterdam, popolato unicamente da delle ocone azzazzine regine del mattino... Ma in questo caso il particolare agghiacciante era che non c' è nessun tipo di guardiano o receptionista che vi passi la notte. AH AH AH. Quindi dopo aver sorpassato il canneto, il cavalcavia, combattuto le ocone ed aver appurato che l' unico angolo "caldo" del campeggio poteva essere il cesso, che la reception riapriva alle nove ed erano le 2 e 30.. Scattò l' ideona. Davanti alla reception ci sono due cassette della lettere dove vengono lasciate le chiavi per chi arriva e per chi va, quindi grazie all' abilità giacomesca ed ad una nonsisaperchènellamiaborsa bacchetta cinese, siamo riusciti a rubare un paio di chiavi dalla cassetta dichiseneva, e siamo riusciti a passare un po' di ore di sonno in una sudicia stanza appena lasciata da due profumatissimi punkabestia pulciosi. Poi alle 7, di nuovo in piedi, senza dare troppe spiegazioni abbiamo convinto il donno delle pulizie ad aprirci la stanza, ho regalato 20 euro di cauzione per le chiavi ai fottuti, e, zaino in spalla, siamo ripartiti alla conquista dei peggiori sudici di Amsterdam. Ebbene sì ragazzi, questo racconto riguarda più o meno 6 ore dei tre giorni olandesi.. Take a rest! Giacomo scusa di nuovo, ma penso che i nostri nipotini si divertiranno molto a sentire questo racconto

4 commenti:

Jack ha detto...

per il momento sarò breve perchè picchiettando sui tsti potrei svegliare le belle addormentate qui....ma una cosa la davo dire: what a robbositas!!

chiaradai ha detto...

Aggiungerei che that' s unincredible!

chiaradai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
illy ha detto...

hahahah...che grandi! unsgamables abbestia!